Ha sfilato oggi, sulle passerelle di Milano Moda Uomo, Magliano, il brand di moda maschile fondato nel 2016 da Luca Magliano. Un guardaroba dedicato ad un individuo alla ricerca di qualcosa: una comunità utopica di libertini che naviga in uno scenario mediterraneo.
Ancora una volta lo stilista propone una collezione che si rivela essere uno studio antropologico dei personaggi che narra nelle sue collezioni, tratto peculiare ormai del brand. L’italiano in vacanza, il freakkettone, il dandy urbano, il clubber , tutti personaggi differenti l’uno dall’altro, ma che allo stesso tempo riescono a coesistere armoniosamente fra loro, creando così un magico realismo.
Accolti in una location dal sapore post industriale sul cui fondo campeggia un telone blu, che ricorda l’intenso tono del mar Mediterraneo, i passi dei modelli sono accompagnati da un mix di musica italiana ed è impossibile non lasciarsi trascinare da questa sfilata che attraverso l’essenzialità e la sartorialità dei capi racconta una storia dal malinconico gusto retrò che viene evidenziato dall’ispirazione all’Antica Grecia e ai suoi miti, dagli ornamenti erotici dei vasi, ma anche dalla cultura house degli anni ’80 e ’90, nonché da Paola Revenioti, una delle prime artiste transessuali greche ad impegnarsi nella lotta per i diritti gay in Grecia e regina indiscussa della spiaggia di Mikonos, e ovviamente a Pier Vittorio Tondelli a cui era già stata dedicata la collezione per l’autunno inverno 2019 2020.
Anche la collezione per la prossima primavera-estate 2020 sarà un concentrato di concetto a tratti ermetico che necissità di un’approfondita chiave di lettura, quelli che in apparenza possono sembrare indumenti semplici e ispirati agli anni ’80 realmente svelano uno studio approfondito del giovane designer che ancora una volta è riuscito a sorprendere tutti con la sua moda elegante e sofistica, gli abiti cosi diventano un rituale pagano da indossare e celebrare.
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