Modernità, eleganza e dettagli provenienti dal mondo dello sportswear sono gli elementi che hanno contraddistinto le sfilate della Milano Moda Uomo. Nel corso dell’ultima giornata, otto griffe, tra nuovi arrivi e pilastri della moda, hanno portato in passerella abiti preziosi dai maxi volumi e dalle stampe vivaci: Numero 21, Pal Zileri, Fendi, Emporio Armani, Isabel Benenato, Spyder, Sartorial Monk e Numero 00.
N° 21: parola d’ordine? Cambiamento. Il designer Alessandro dell’Acqua da vita una collezione che ribalta ogni stereotipo portando in passerella diverse sfaccettature del guardaroba maschile con lo scopo di esaltare una mascolinità e un erotismo naturale senza classificazioni. Maxi bomber, camicie in pelle, canone sovrapposte, completi formali declinati nelle tonalità del nero e nude, maglie dallo scollo ampio, pantaloni in vernice e in popeline, camicie in pizzo, cardigan in cashmere e tra tutti e spicca una pelliccia animalier rubata dal guardaroba femminile.
“Per troppi anni la moda maschile si è lasciata imprigionare nei generi e nelle tendenze, dal formale al più recente sportswear. Ho pensato che sia arrivato il momento non semplicemente di mescolare i riferimenti ma di costruire un tipo di abbigliamento che si possa sottrarre alle classificazioni, proprio come fanno gli uomini delle nuove generazioni, dai millennials a quelli delle generazioni successive. Sono convinto che senza i limiti che dalla cultura stereotipata si trasferiscono nel guardaroba, l’uomo sia più capace non solo di capire se stesso ma anche il mondo che lo circonda, compreso il cambiamento forte e decisivo del mondo femminile”, ha dichiarato il direttore creativo del brand.
Pal Zileri: ispirato alle favole di Esopo, al surrealismo di Max Ernst e al cinema di David Lynch, il direttore creativo Rocco Iannone presenta la sua terza collezione nel Circolo del Giardino di Milano, concentrandosi su un romanticismo dato da tessuti ricercati, colori pittorici e motivi botanici e animalier. Il tailoring si reinventa con silhouette più contemporanee e tessuti tipici degli abiti femminili che ha portato in passerella con nove look, dichiarando: “La donna non è una missione che mi è stata affidata ma è un potenziale che l’azienda può esprimere”. Il brand, simbolo della tradizione sartoriale italiana, ha creato pantaloni in seta, razmir e in velluto a coste abbinati a t-shirt e camicie in camouflage zebrati, cappotti in lana cammello, bomber, parka in velluto dorato, colli in pelliccia e il completo doppiopetto in seta per rimarcare il concetto di tailoring che rappresenta il perfetto mix tra tradizione e innovazione.
Fendi: la direttrice creativa del menswear, per la collezione autunno/inverno 2019-20, ha deciso di rendere omaggio a Karl Lagerfeld e di ispirarsi proprio ai suoi inconfondibili look, in particolar modo ricordando l’immagine elegante degli uomini degli anni ’70. Silvia Fendi ha trasformato l’headquarter milanese della maison nel studio parigino del noto designer, nonché creative director del brand.
“Oggi gli abiti più sovversivi che un giovane può indossare sono quelli sartoriali. Ma realizzati in un modo molto sofisticato e moderno, e combinati con lo sportswear. Non c’è un diktat”, ha commentato Silvia Fendi, presentando blazer e giacche in lana doppio colore, cappotti di cachemire, completi neri in nylon liquido, parka di organza e strappate con il logo della maison per uno sportswear elegante e sofisticato. Immancabili i cappotti in pelliccia, tratto distintivo e iconico della griffe, indossati sopra camicie in organza nera trasparente con effetti bronzati ed abiti formali in tessuto pied-de-poule.
Non solo, Karl ha ideato un nuovo logo decorato con la doppia FF che è apparso sugli stivali in perfetto stile cowboy indossati anche dalla direttrice creativa al termine della sfilata.
Emporio Armani: sportivo, autentico e mai banale, l’uomo di Emporio Armani è libero di indossare abiti sportivi senza mai dover rinunciare a quel tocco di eleganza che lo contraddistingue da sempre ma stavolta più futuristica. La sfilata si apre con una serie di look total black per poi proseguire con la palette iconica della griffe con colori come il bianco e il grigio, contaminati da un tocco di luce dato dal blu e rosso. Volumi decisi e silhouette non troppo rigide su parka in montone, giacche in fake fur per il rispetto della natura e degli animali, cappotti in lana, abiti classici in velluto stampato e completi dallo stile inconfondibile.
“C’è una ricerca approfondita del vestire sportivo che può servire per vivere in città. Non si è obbligati ad andare a Sankt Moritz per vestire così. Se togliamo gli orpelli della passerella, resta un modo di vestire molto piacevole che è vicino alla natura” ha commentato Giorgio Armani.
Isabel Benenato: in un’atmosfera dark e post-punk ha sfilato la collezione del brand fondato nel 2009 dall’omonima stilista napoletana che si rifà alla tradizione sartoriale italiana, presentando capi declinati nelle tonalità del bianco e nero con un tocco di rosso che ritroviamo nei motivi patchwork e nel tessuto tartan. Ispirata dalla musica e dalla poetica de Les Fleurs du Mal di Charles Baudelaire, la designer pone l’attenzione su una bellezza sofisticata e trasandata al tempo stesso per una serie di contrasti che la contraddistinguono, raccontando: “Tutto in questa collezione parla di sensibilità attraverso parole piene di significato e musica”. Dal chiodo in pelle alle maglie stampate con motivi iconici come lo jacquard, dalle camicie in cotone bianco ai cappotti lunghi e leggeri, la collezione è un insieme di contrasti dal sapore underground e punk.
Spyder: il brand sportswear Spyder, di proprietà del colosso coreano Global brands, ha debuttato tra le mura del Padiglione Visconti con una collezione co-ed che risulta essere il perfetto mix tra modernità e funzionalità. I capi sono realizzati con materiali tecnici e innovativi senza rinunciare ad un tocco di colore dato da tratti iconici e retrò in netto contrasto con i pezzi high-tech come i K-way declinati nelle tonalità del grigio, nero e bianco.
Sartorial Monk: spiritualità ed essenzialità sono le parole chiave che contraddistinguono la collezione del brand Sartorial Monk. Il designer Sabato Russo ha portato in passerella capi eleganti e fluidi, ideali sia per il guardaroba femminile che per quello maschile. Volumi morbidi e avvolgenti per capi realizzati con tessuti preziosi come la lana, il velluto dévoré di seta e il cashmere senza dimenticare alcuni pezzo athleisure declinati nelle tonalità del bianco zinco, il taupe e il nero profondo.
Numero 00: durante la settimana dell amoda uomo ha debuttato in passerella il brand Numero 00 con la collezione “Confused” con lo scopo di sperimentare nuovi stili e abbinamenti inediti come il mix tra tessuti pregiati e tecnici per una moda decisamente fuori dagli schemi. “È un’emozione incredibile, la più bella della mia vita. Il sogno di chiunque dopo aver studiato moda è di arrivare a sfilare” ha dichiarato Valerio Farina, fondatore del brand nato nel 2010.
L'articolo Sportswear e luxury: la combinazione vincente di Fendi alla Milano Moda Uomo proviene da Fashion News Magazine.