Milano moda uomo apre il 2020 con creatività, mood sostenibili e anniversari. Dsquared2 compie 25 anni, Zegna lancia l’hashtag del riuso #usetheexisiting, anche Armani, sempre impeccabile, punta sulla salvaguardia del pianeta, e poi uscite psichedeliche, richiami all’arte e creazioni giocose. Le prime due giornate della Milano moda uomo si chiudono così.
Defilé assolutamente interessanti tutti da scoprire, per una stagione autunno inverno che parla all’uomo elegante che lascia però spazio al casual chic, versatile e di tendenza.
Milano moda uomo : le sfilate della prima giornata
DSQUARED2 I fratelli Caten festeggiano ben 25 anni del marchio con la celebrazione dell’amore (love is) per il loro lavoro, per la passione che li lega a questo visionario mondo, e per l’estro che contraddistingue le loro capsule. A Milano moda uomo, con Dsquared2, sfilano jeans a vita bassa e una moltitudine di sovrapposizioni sui capi spalla. Il montone acchiappa la scena e si alterna a parka, montogomery, cappe e cappotti lunghissimi oltre i piedi. Il tocco country chic con la camicia tartan ben si accosta ai pull e alle giacche strutturate, impeccabili e molto glam! Non mancano gli accessori, dalla borsa taschino portata a tracolla, alle cinture in pelle, alle scarpe dall’aspetto consumato, ma sempre perfettamente lucidate.
ERMENEGILDO ZEGNA Il suo tailoring sostenibile è apprezzatissimo. Con l’hashtag #USETHEEXISTING, lancia un messaggio importante che parla di riuso dei materiali e di nobilitazione del lavoro. Siamo in un’ex fonderia, location industriale che acquista nuova vita (anche qui l’intento è green) e che offre spazio ad una collezione urban, a tratti poetica, grazie agli accessori retrò che richiamano il mondo della fotografia. I pantaloni si assottigliano, le camicie si compongono col gilet, quest’ultimo prepotentemente presente e versatile, anche sugli abiti eleganti. Tocco di stile, la cintura a fiocco che rinnova l’immagine della giacca: il classico ben vestire appare ora composto al punto giusto, ma anche nuovo e dinamico. Il bomber si allarga leggermente ed è funzionale grazie alla moltitudine di tasche interne ed esterne. Focus sugli accessori: adoriamo i marsupi e le borse 24h!
N°21 Per Milano moda uomo fall winter 2020, N°21 sceglie le morbidezze sul pantalone e una predominanza di color cammello, sinonimo di raffinatezza e buon gusto. I tessuti sartoriali si accostano al tecnico, sull’intera mise, ma soprattutto sulla giacca in neoprene. Tornano le camicie sul denim e sulla pelle, destrutturate dall’allure sporty. Il maculato contamina pull e completi tecnici, da uomo avventuriero ma sempre impeccabile. Attenzione all’accessorio cintura, è XL e si fa notare!
Emporio Armani Anche per la Milano moda uomo di Armani la parola d’ordine è ‘riciclo’. Con ‘I’m saying yes to recycling’ sfilano capi ottenuti da tessuti a cui è stata concessa una seconda vita, impeccabili come solo Re Giorgio sa fare: «Dobbiamo portare l’uso del riciclato nella produzione comune e nelle pratiche della vita quotidiana. L’industria può essere molto nociva e il nostro compito è quello di conciliare la produzione e la saluta, la salvaguardia del pianeta e della natura» dichiara lo stilista dietro le quinte. Assistiamo ad una rivisatazione del classico, con una nuova grafica che arricchiesce la maglieria, sempre indossata su ampi pantaloni tecnici. Ad emergere è il piumino, versatile e dalle forme inedite. Con il materiale tecnico imbottito Emporio fa gilet enormi a colori cangianti, su sfondo nero, maxi piumini lunghi fino ai piedi, ma anche gilet, sciarponi e cappotti dalla doppia anima, sopra piumino nero trapuntato, sotto lana spigata in bianco e nero. Top!
MARNI Un rave party rallentato, questa è la sfilata di Marni, con l’importante collaborazione del coreografo Michele Rizzo. La musica accompagna le creazioni e riesce ad attrarre l’attenzione sui dettagli, quelli che, a causa della frenesia quotidiana, spesso tralasciamo. La passerella parla di un’eleganza house, con proporzioni rap e hip-hop. L’uniforme maschile si scompone, diventa asimmetrica e disarmonica, ma è così divertente che piace un sacco! I pois sulle magliette si alternano alle righe, le camicie e le giacche hanno maniche lunghissime, gli orli strabordano, è tutto esagerato. Un tocco di freschezza che si fa notare nel mare magnum dell’omologazione.
Neil Barrett Senza titolo (Untitled), è il nome della sfilata a Milano moda uomo di Neil Barrett. Non identificata, ma così identificabile che richiama il mood di molte opere d’arte del Novecento. Arte che però si reinventa, ecco dunque che il famoso quadro seicentesco di Jan Veermer, la Ragazza con l’orecchino di perla, diventa spiritoso al punto giusto e si prende la scena. Troviamo riferimenti ad alcuni must-have del brand, come il cappotto che è anche biker jacket. Uno stile a tratti trasgressivo, vedi le calzature dall’effetto piercing sul tallone. E poi giacche e camicie solcate da ricami astratti, mentre i pantaloni ben fermi sopra la caviglia rivelano calzettoni dal mood scandinavo.
Marcelo Burlon La follia è geniale, e Burlon ce lo conferma con questa collezione street. Una scena psichedelica si amalgama all’intero guardaroba, il cui focus è l’originale pied de poule deformato sulle giacche in lana, come stampa sui capi riflettenti, o anche sui pezzi in collaborazione con Swarovski – come la felpa con cappuccio interamente ricamata di cristalli. Una realtà ricca di motivi folk, pied-de-poule, allover psichedelici, piumini riflettenti, bomber ricoperti di preziosi cristalli Swarovski. Di questa collezione abbiamo adorato i completi coloratissimi, in stile anni ’90, il blu elettrico accostato al nero, e il cappotto trench dall’allure elegante, ma abbinato alle sneakers!
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