Milano Moda Uomo entra nel vivo fra passerelle, party e presentazioni. La giornata di Domenica è stata caratterizzata da new entries come Vìen e BESFXXK, nonché dal gusto streetstyle e sportswear che pare essere il focus centrale della moda maschile degli ultimi tempi, dove invece i capi sartoriali ed eleganti pare abbiano un ruolo marginale.
È uno di quei casi, però, in cui le sfilate non riflettono l’effettiva quotidianità… perché, di fatto, non vediamo tanti uomini in completo da tennis al ristorante o al cinema! Dall’altro lato, invece, felpe over e T-shirt con logo, conquistano i Millennials. Ma una cosa è certa: il completo rimane il completo!
Dolce&Gabbana: Domenico Dolce e Stefano Gabbana portano in passerella il loro stile barocco in un mix fra sacro e profano, sportswear ed elegante, slim e oversize, bianco e nero, food e arte, hip pop e rock, i toddlers e gli elders, l’uomo e la donna. Tutti elementi legati da un filo conduttore: l’amore. Così la moda diventa un manifesto del bello che può attraversare qualsiasi contaminazione. In passerella tornano anche volti amici della Maison quali Monica Bellucci in man suite o Naomi Campbell che chiude lo show in completo gessato da gangster. Pezzi chiave della collezione sono i fregi barocchi dorati dei completi maschili correlati di corona, la stampa maiolica evocativa che ci rimanda all’estetica siciliana, così come i pattern food che celebrano la tradizione culinaria italiana.
BESFXXK: il brand londinese BESFXXK di Jae Hyuk e Bona Kim fa il suo debutto sulle passerelle di Milano Moda Uomo. “Workout” è lo statement di questa sfilata che rimanda chiaramente allo sportswear e ad uno stile di vita dinamico, anche lì dove i capi sportivi vengono abbinati ad elementi sartoriali. Shorts multilayer, felpe oversize poggiate sulle spalle, tessuti acetati, calzettoni e sneakers sono attraversati da linee cromatiche neon, ma anche pastello e nude. BESFXXK cavalca l’onda del revival anni ’80/‘90 centrato sul ritorno degli iconici brand sportivi quali Champions, Adidas o Nike, aggiungendo però quei dettagli distintivi che fanno il lusso.
MSGM: fra le collezioni più variopinte e tropical di questa edizione di Milano Moda Uomo vi è senza ogni dubbio quella di MSGM. Protagonista indiscusso il colore vivace e le stampe californiane con palme, frutti e fiori. Gli elementi cult della collezione sono ripresi dalla cultura ‘90s come i riferimenti alla celeberrima pellicola di Spielberg “Lo Squalo” o al cartone animato “Mila e Shiro”. Quella di MSGM è un’estate pensata sulle spiagge di Venice Beach o di Rimini dove ci si veste con tute e sneakers, shorts e sandali, denim dalla silhouette comoda, multilayer di camice dalle stampe diverse, maxi felpe ma anche completi gessati in nero da abbinare ad una stampa neon e stravagante.
Vìen: il brand Vièn di Vincenzo Palazzo fa il suo debutto durante questa edizione di Milano Moda Uomo. Un Fashion Show d’avanguardia che descrive una realtà cosmopolita dove elementi di culture diverse si mixano in un ben delineato stile underground. Ci troviamo, dunque, davanti ai tartan del punk britannico, ai completi comodi con righe verticali tipicamente African style, agli outfit oversize e urban della cultura hip hop ed a forme sperimentali che richiamano l’epoca vittoriana.
Sunnei: Loris Messina e Simone Rizzo sono i due giovanissimi designer ideatori della collezione Sunnei. L’intera linea porta subito con sé con senso di freschezza con la sua palette delicata e le silhouette sempre comode, dai tagli sartoriali ereditati dal dna italiano. Sebbene anche questa collezione sia contaminata dal revival degli anni ’90, come tante altre, vi è uno specifico riferimento all’epoca contemporanea con dei particolari giochi geometrici nelle stampe che riportano alla tecnologia. Concept marcato dalla presenza della t-shirt Iphone. Un invito a riflettere su quanto tempo passiamo con gli occhi sopra i nostri dispositivi piuttosto che su quelli dei nostri interlocutori.
Daks: arriva l’uomo super dandy di Daks. Siamo in pieno mood anni ’70 con tanto di completi tartan, giacche abbinate a dolcevita, pantaloni sartoriali over, maxi trench, occhiali da sole dalle lenti colorate, mocassini, colletti portati sopra il risvolto della giacca, pullover a V e bandeau al collo. Quest’uomo di lusso di metà anni ’70, ben lontano dal movimento hippie, ci ricorda il Johnny Depp di Blow, ovvero il racconto biografico del noto trafficante di droga del jet set George Jung.
Etro: Kean Etro non ci presenta una sfilata, bensì una presentazione che ci fa immergere in un giardino zen, introducendo così il tema focale della collezione, ovvero la biodiversità. Alla fine di un tunnel realizzato con canne di bambù, si scorgono le nuove creazioni di casa Etro, realizzate con le fibre dell’ortica, del lino e della rafia. I coloranti sono derivati da barbabietola e caffè. La straordinaria abilità della maison, è stata capace di trasformare materie prime offerte dalla natura in splendidi tessuti jacquard, completi sartoriali, bomber con stampe tropicali e sprazzi di estremo oriente, perchè, come sempre, Etro ama portarci in giro per il mondo.
Prada: è il momento delle assurdità di Prada come il lupetto sotto la polo, gli shorts maschili corti in modo imbarazzante o i colbacchi sulla spiaggia. Ma non c’è da temere: sebbene lo styling di passerella è volutamente esagerato in maniera oltremodo visibile, questa collezione presenta dei pezzi che, se presi singolarmente, possono entrare con facilità nel guardaroba di tutti i giorni. Ci piacciono i blazer in denim, i trench in suede ed i pantaloni sartoriali in tinte accattivanti come il rosso scarlatto, il mostarda, il celeste, il borgogna ed il verde bosco. Notevoli le stampe dai colori sgargianti o quelle con pattern anni ’70. Must di collezione sono le calzature: dalla sneakers, al mocassino o alla stringata: tutte degne di nota ed ottimi investimenti per il loro stile classico evegreen, con tutta la qualità del Made In Italy.
Palm Angels: l’head designer di Palm Angels, Francesco Ragazzi, per la collezione primavera/estate 2019 ha in serbo per noi una nuova collaborazione: quella con Under Armour, il noto brand americano di abbigliamento sportivo. La linea comprende felpe con cappuccio, joggers, shorts e t-shirts. Gli outfit si presentano alquanto “allucinati”, in pieno stile rave party e con tanto di occhiali a là Matrix. Capi fluo, bande sul petto, marsupi e sneakers: il sunto della subcultura house con un pizzico di avanguardia dato dalla concezione dei volumi, in special modo sulle spalle.
Dsquared2: come se non bastassero le strade militarizzate delle nostre città, l’Army è presentissimo anche in passerella, puntuale come sempre. Dean e Dan Caten, il duo di stilisti che firma Dsquared2, ha dato una connotazione più sexy a questi moderni combattenti, con shorts e maglie trasparenti. Banditi da questa collezione sono i jeans, sostituiti dai pantaloni cargo, presentati in diverse varianti. Vincente è il gioco di patchwork creato per l’occasione, che rende il cargo qualcosa di nuovo ed attraente. Formula che si applica, poi, anche su parka e completi tuta con pantalone e felpa. Le sneakers sono over, quasi al limite del ridicolo, ed accompagnano anche le giacche sartoriali. Sebbene vi siano molti capi interessanti, gli outfit donna presentati, caratterizzati da un’elaborata corsetteria, risultano ben più degni di nota di quelli maschili.
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