Milano moda uomo. Nella giornata di ieri, 13 Gennaio, sono andate in scena le collezioni fall winter 19/20 di Bed J.W. Ford, John Richmond, MSGM, Sunnei, Daks, Maioran, Prada, United Standard e DSquared2.

BED J.W. FORD Il giapponese Shinpei Yamagishi ha debuttato sulle passerelle milanesi con un amore per gli opposti: formale e casual, maschile e femminile, delicato e deciso. In passerella, giacche doppiopetto senza collo, così come le camicie, che cadono morbide sui pantaloni con doppio fondo, alla caviglia o oltre la scarpa. E’ un uomo equipaggiato il suo, con copricapi da aviatore color cuoio e parafreddo verde acido. Spiccano le frange, libere e scomposte, come le chiusure delle giacche, quasi mai chiuse perfettamente, ma sempre svincolate. Tutto in toni neutri come il grigio, il bianco e il nero, spezzati da toni audaci, come il cammello, il rosso, il viola e l’arancione.

JOHN RICHMOND Torna a Milano moda uomo con una collezione per lui e per lei. L’inglese John Richmond per il prossimo inverno attinge da un mix di tribù, sottoculture, gruppi sociali vari e incongruenti, creando un’armonia dissonante. Per lui, pantaloni cargo e camicie militari con mostrine e ricami giapponesi, maxi piumini in colori fluo, blazer con borchie e maniche in pelle. Non mancano pezzi più signorili grazie al total black abbinato al tocco viola o giallo limone sul pantalone sartoriale. I dettagli più pratici e dal touch sporty diventano base per un’eleganza con un anarchico tocco British. Per lei, abiti mini con spalle evidenti, maxi fiocchi, scollature profonde e stivaletti, ma anche camicie militari abbinate a gonne lunghe con aquile ricamate. L’eleganza femminile è poi data da maxi dresses aderenti che giocano con il vedo non vedo e con spacchi esagerati. Una donna sfacciatamente glamour con accenni al Blitz e alla Londra dei primi anni ’80.

MSGM Futurismo o regresso? Gli slogan “turbo” o “more speed” stampatati sulle t-shirt vanno interpretati sotto una duplice chiave, da un lato l’innovazione, dall’altro la provocazione verso un mondo ritmato, frenetico, sempre di corsa. Massimo Giorgietti, direttore creativo del brand, presenta una collezione dalle linee pulite, con uno sguardo nostalgico agli anni ’90, vedesi le stampe di Holly e Benji sui cappotti. E’ un flash alla musica post-rock italiana con ‘radio active’, ampliamente trattata sulle felpe che aprono la passerella. Per i nuovi look fall winter 19/20 MSGM sceglie cappotti doppiopetto indossati sotto le forme esagerate di giacche in pelle imbottita, blazer dal taglio boxy, giacche in denim marmorizzato e pantaloni morbidi che spaziano dallo sporty al gessato, dalla pelle alle stampe fiammanti e psichedeliche

SUNNEI Per l’autunno-inverno 2018/19 i fondatori e designer Simone Rizzo e Loris Messina attingono dalla loro infanzia. I disegni fatti da bambini arrivano in passerella, e quindi nuvole, papaveri, prati del desktop Windows di oltre un decennio fa, ma anche le paillettes da serate in discoteca, i pantaloni over, i maxi cardigan, le stampe geometriche e i mum’s jeans. Una collezione leggiadra, a tratti nostalgica, ma positiva, dove i colori predominanti sono le sfumature del cielo, il prugna, il giallo pastello e il sabbia.

DAKS Una passeggiata in due nella campagna British. Una fuga romantica dalla routine cittadina. È la collezione co-ed autunno-inverno 2019/20 di Daks, che per il suo 125º anniversario rende omaggio alle sue radici attraverso la poesia della letteratura, prendendo ispirazione da grandi capolavori inglesi come ‘Quel che resta del giorno’. Cappelli a cilindro con piume sposano uomini in tartan inglese e donne signore con maxi dress con cintura in vita. Completi casual chic, a tratti cavallereschi, a tratti signorili, dipingono un maschio attento ai dettagli, un po’ retrò e amante del buon gusto. Il sapore femminile segue il mood della collezione e si impreziosisce con ricami in pizzo trasparente, sui toni del verde militare, ma anche con stampe floreali che virano al viola e all’amaranto. Un duetto impeccabile sulla passerella di DAKS.

MIAORAN Una collezione dedicata alla città di Milano, ai suoi palazzi freddi e alla convivenza con i bellissimi giardini situati nel cuore della capitale della moda italiana. Ad aprire il defilè una serie di capi da pelletteria, capi spalla, abiti, top sui toni del mogano che vira poi al verde e al grigio. L’uomo ama le camicie, il doppiopetto e il trench kimono. La donne sfila invece con il total denim, con le stampe dall’allure anni ’90 e con giacche maschili oversize che diventano abito. Traspare la severità della metropoli, scomposta infine dalla leggerezza di una passeggiata nel verde.

PRADA Un tappeto di lampade illumina il buio assoluto circostante, chiuso, in un perimetro fatto di pareti di gommapiuma scura. Prada allude al mondo ovattato e buio di un’umanità solitaria e indifesa, sempre in cerca d’affetto. Miuccia si ispira a Frankenstein, ma in scena non si vedono mostri, solo alcuni motivi sugli abiti femminili e sui golf maschili, circondati però da cuori, perché “Questo non è uno show horror, ma romantico”. Frankenstein, infatti, è un brutto, per questo lasciato solo, ma di cuore. Come tanti esseri umani dei nostri giorni. Siamo tutti Frankenstein, è inutile nasconderlo, piuttosto mettiamoci a nudo, proprio come i modelli in passerella, i quali indossano l’abito sul corpo svestito, senza camicia e senza calze. Prada presenta una collezione rigorosa con abiti dalle giacche scostate dal corpo e pantaloni larghi in fondo e corti alla caviglia, capi spalla di stile militare, cappelli foderati di ecopelliccia dai colori azzardati, zainetti minimi e una serie di tasche poste anche sulle maniche delle giacche per contenere piccoli oggetti di massima utilità. Rigore anche nel colore nero, grigio antracite, verde militare, unica eccezione le scarpe rosse di vernice. In armonia con lo stile maschile anche gli abiti femminili con stampe floreali dal sapore romantico. “In questa mia proposta c’è un’esplosione di caos e di romanticismo, c’è una parte severa di tailoring e una parte un po’ demente. In ogni caso è una richiesta di umanità e di amore” conclude lei, Miuccia.

UNITED STANDARD Il brand fondato da Giorgio Di Salvo fa il suo esordio sulla passerella milanese. Atmosfere e musiche undeground fanno da sottofondo ad uno show in cui si susseguono capi streetwear, tessuti tecnici, doppiati, effetto plastica ed effetto urbano. Il mood della collezione è il progresso, il riciclo, l’armonia. Le felpe con lo slogan si fanno portavoce di questo urlo all’evoluzione e si indossano con il denim scuro, con il pantalone nero, strong e di carattere. Punte di bianco illuminano la passerella, così come il completo trasparente, must, in tessuto eco. Gli accessori sono comodi, ideali per la routine quotidiana, come la borsa XXL, i marsupi e gli zaini tecnici.

DSQUARED2 Torna a Milano, negli spazi della Fabbrica Orobia, la collezione Dsquared2. Un’anima rock, avventurosa, industrial, che propone come capo di punta il classico montone, accompagnato da parka oversize e tute da sci contro il freddo di stagione. L’uomo è a tratti psichedelico, a tratti composto, ma mai troppo, con giacca seria e camicia a quadri. I colori si confondono e si fondono insieme, creando schizzi variopinti su pantaloni, camicie e cappotti. A sfilare anche la donna, caratterizzata da mini dress, tessuti traslucidi, dettagli di pelliccia e sovrapposizioni strong, che osano prepotentemente, con sicurezza e decisione.
L'articolo ‘Siamo tutti mostri dal cuore grande’. Prada protagonista della terza giornata di Milano moda uomo proviene da Fashion News Magazine.